martedì 14 febbraio 2012

campagna elettorale di Genova 2012: Si poteva prevedere?


Buongiorno a tutti,
domenica 12 febbraio 2012 si sono svolte le primarie della coalizione di centro sinistra, per definire il candidato sindaco della coalizione alle prossime elezioni.
Ma cosa è successo? Un piccolo terremoto, le due signore democratiche (nel senso di candidate del partito democratico) sono state battute da Marco Doria.
Questo è sicuramente un grande scossone alla politica genovese. Noi non entriamo nel merito politico, non è nostro uso. Se volessimo fare politica, scenderemmo in campo, ma non è il nostro obiettivo.
Detto ciò, noi Marco Doria non ce lo siamo filato… avevamo puntato sui tre tenori, poiché essendo partiti ad Agosto 2011 erano gli unici tre candidati sicuri, anche se tutti facevano melina. Purtroppo per noi Marco Doria è arrivato un po’ dopo ed il lavoro di analisi e sviluppo che avremmo dovuto fare non era compatibile con gli impegni dell’isola che non c’è.
adesso tutti sulla linea di partenza per seguire la vera campagna elettorale.
Ma torniamo alle due signore… La Pinotti e la Vincenzi. La rete ha detto qualcosa di quello che stava succedendo?
Alcune cose le abbiamo già viste, nell’articolo sulla web reputation, ci eravamo accorti che la reputazione delle due non era troppo positiva, soprattutto quello della Pinotti, facciamo un’autocitazione: “Per LA Pinotti, così come per Musso, è necessario guardare da un altro punto di vista ossia guardare i giudizi positivi, poiché dovrebbero essere questi a trainare e a far superare il sindaco in carica… “
Non avendo controprove, poiché non abbiamo la serie storica, dovremmo verificare quello che sarebbe accaduto per Doria… e non avendo analizzato con attenzione altri indicatori, non possiamo affermare che la reputazione di per se fosse un benchmarck sufficiente.
Noi dell’isola che non c’è abbiamo studiato gli indicatori migliori e le analisi più corrette che consentano di verificare come i numeri, in particolare quelli su web, possono registrare quello che succede intorno a noi e con un po’ di attenzione possano essere addirittura utilizzati per predire i comportamenti.
Ecco che presentiamo una misura di efficacia delle azioni messe in opera sul web, verificando al contempo come questo si ripercuoteva sui follower di twitter.
Per dirla in soldoni, fai delle azioni positive sul web o forse anche fuori e avrai più follower su twitter. Migliori sono le azioni, più follower avrai.
Anche in questo caso, dobbiamo mettere dei disclaimer d’uso: non basta un indicatore per capire quello che accade, ma è l’insieme delle analisi a riuscire a dare una corretta interpretazione della realtà.


A guardare questo grafico, le due GIRLS avrebbero potuto capire qualcosa? Noi pensiamo di si!
Ma andiamo  a guardare cosa è accaduto.

Marta Vincenzi
Primi di settembre, la Vincenzi era assolutamente avanti nell’efficacia nel “reclutare” follower, le azioni che intraprendeva sul web si trasformavano velocemente  in persone che la seguivano.
La sindaco però ha fin da subito avuto un andamento decisamente negativo, ossia molta “schiuma”, come quei nuotatori che fanno appunto schizzi e schiuma ma non vanno avanti. Traducendo, la Sindaco ha fatto molta attività web, in confronto a quelli che erano le conversioni in follower, cioè la sua efficienza stava diminuendo molto bruscamente (insieme alla sua efficacia). Certo l’esposizione mediatica della sindaco di Genova produce andamenti che prevedono curve sicuramente più movimentate di altri candidati.
Questo peggioramento è continuato fino ai primi di novembre, in concomitanza con i tragici eventi alluvionali. Qui c’è una singolarità e l’efficienza torna a salire.
Come interpretare questo fatto?
Prendiamo in considerazione due dati pubblicati in precedenza, il numero di follower su twitter (http://isolachenonceweb.blogspot.com/2011/11/campagna-elettorale-di-genova-2011-la.html) e l’andamento dell’esposizione web della sindaco (http://isolachenonceweb.blogspot.com/2012/01/campagna-elettorale-sindaco-di-genova_30.html ultimo grafico) possiamo dire che tale risalita dipende in larga parte da una ripresa dei follower.
Il motivo politico di tale ripresa non lo indagheremo poiché come sempre ci poniamo in modo laico rispetto ai numeri, ma è del tutto evidente che tale ripresa dipende da ciò che accadde in quei giorni tremendi.
Dopo questa rapida ripresa l’efficienza delle operazioni su web da parte di Marta Vincenzi è stata in lenta ma costante ascesa. Molto probabilmente questa performance non è stata voluta, sta di fatto che i comportamenti sul web sono stati più “corretti”.
In conclusione, La Vincenzi a fronte di un numero di follower su twitter iniziale ottenuto con facilità, ha iniziato una produzione web piuttosto intensa ma poco efficace, questo ci dice, che l’uso del web, deve essere pianificato e definito in modo dettagliato, per evitare di fare appunto “molta schiuma”.

Roberta Pinotti
Che cosa strana… la curva di roberta pinotti, la seconda signora del PD! Veramente strana!
L’efficienza iniziale è assolutamente vicina a quella della Marta… anche se non ha mai raggiunto i livelli di efficienza di quest’ultima, per un periodo che va da inizio settembre a inizio ottobre, anche il suo livello di efficienza cadeva pian piano, ossia non raccoglieva quanto seminava.
Ma intorno a ottobre un’impennata di efficienza che rasenta il miracoloso, ma noi ai miracoli non crediamo molto…
Intanto vediamo cosa è accaduto: guardando il grafico dell’articolo “la disfida di twitter” (http://isolachenonceweb.blogspot.com/2011/11/campagna-elettorale-di-genova-2011-la.html) noterete un aumento enorme e vertiginoso dei follower, che è assolutamente correlato con l’andamento dell’efficienza, ciò significa che a fronte di un’attività piuttosto modesta sul web, Roberta ha raccolto molti follower, troppi? Nell’aria c’è odore di brogli ;o)
Naturalmente non si può barare sui follower (anche questa affermazione non risponde a completa realtà, si può barare eccome, ma siamo certi che non sia successo per la Pinotti) e quindi cosa è successo? Beh semplicemente in quel periodo la campagna elettorale di Roberta Pinotti ha virato verso questo social network e lo ha comunicato in modo efficiente. Cioè ha utilizzato correttamente le leve della comunicazione tradizionale e questo ha pompato i follower.
Riflessione: ma non dovrebbe accadere il contrario? Non dovrebbero essere più spontanei i follower, gli amici e la costruzione di reti sociali? Lasciamo un po di suspance e poi risponderemo … Paura eh?
Dopo questa impennata cosa succede?
Che l’efficienza rimane elevata e costante, cosa molto positiva, significa che l’uso della rete andava nella direzione del corretto “proselitismo” (usato in seno positivo).
Ma a metà dicembre qualcosa cambia, e l’efficienza inizia a calare non in modo evidente ma costante, questo ci indica un inizio di difficoltà nel continuare ai livelli ottimi su cui si era attestata in precedenza. Infatti i follower crescevano, ma l’attività sul web era ancora superiore… ancora un po di schiuma.
Enrico Musso
Che dire del professore, ha un andamento incredibile, una linea retta a crescere, Y=ax+b!
Zitto zitto cresce, lentamente ma cresce… il suo attivismo su web produce un costante flusso di seguaci, tanto da superare in termini di produttività le due girls.
In una curva del genere non possiamo dire molto, evidentemente Musso non utilizza molto twitter e in generale non usa molto il web, forse in attesa dello sfidante ufficiale, che da ieri c’è…
Conclusioni
Musso 337 follower, Vincenzi 3321, Pinotti 2553 e Marco Doria 992 follower..
Evidentemente un follower non fa primavera, tradotto il numero di follower da solo non basta per capire come andranno le elezioni, così come non basta sapere il numero di amici su facebook...
Quello che possiamo ovviamente dire è che i numeri dicono qualcosa, ma devono essere correttamente interpretati, analizzati e scelti con cura, ma soprattutto vanno guardati!
Pinotti e Vincenzi avevano reputation piuttosto modeste, più la Pinotti che la vincenzi, la pinotti aveva una curva di efficienza in discesa, rispetto a quella della sindaco e aveva un numero di follower su twitter inferiore. Forse cogliendo in tempo questi segnali, magari confrontandoli con gli altri candidati, avrebbero capito qualcosa in più e magari avrebbero potuto cambiare alcune cose sul loro modo di operare.
Non sappiamo se in questo modo sarebbe cambiato qualcosa a livello di primarie, ma sicuramente il web, attraverso la sua interpretazione quantitativa e qualitativa avrebbe potuto dare una migliore visione di quello che stava succedendo.
Crediamo oggi non basti più affrontare il social marketing con un approccio artigianale, basato su alcuni dogmi letti in qualche sito americano sulle 10 regole di come “si fa” comunicazione social.
E’ finalmente finita la favoletta di Obama eletto grazie a twitter e facebook, non che non sia stato vero (mah), ma le formule della comunicazione, anche quella politica, cambiano molto velocemente e non si dovrebbe scimmiottare quello che hanno fatto altri. Non che utilizzare case history non sia un metodo sbagliato in assoluto, ma copiare senza capire non porta lontano.
Noi dell’isola che non c’è crediamo che il social networking, il social marketing che deve diventare CRM inteso come Citizen Reletionship management, siano strumenti ormai fondamentali nella realizzazione di campagne di comunicazione (e le campagne elettorali sono una fattispecie di una campagna di comunicazione), ma questi strumenti vanno utilizzati in modo creativo certo, ma rigoroso, adottando un metodo scientificamente valido, che parta dall’analisi dei numeri, per passare attraverso una linea editoriale capace di esprimere le idee ed i concetti e una realizzazione creativa e operativa sapiente.
Spesso si crede che una buona creatività sia sufficiente a convincere le persone a fare qualcosa, tipo a votarti, e quindi ci si affida, quando va bene, ad agenzie di comunicazione anche per la pianificazione e le decisioni strategiche, senza che queste abbiano la cultura, prima ancora degli strumenti, per poter dare informazioni a supporto delle decisioni.
E la politica?
L’abbiamo un po trascurata? Certo, per essere eletti bisogna pur dire qualcosa di interessante, ma questo basta a dire che Vincenzi e Pinotti non sono passate per mancanza di idee?
Non vogliamo entrare nel merito delle idee, ma i vari candidati del centro sinistra, hanno esposto idee (più che programmi) vicini tra loro, non dissimili comunque, quindi non crediamo siano le idee ad avere fatto la differenza, piuttosto il modo di comunicare la propria condizione di candidata. Certo la lotta intestina del PD non ha aiutato le due Girls… ma tra loro se le sono date di santa ragione e questo non è piaciuto ai più.
Quindi ora si aprono le danze, quelle serie, tra Enrico Musso, Marco Doria, Armando Siri, Andrea Cambiaso e … perché non provare a fare le cose sul serio?
A presto…

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