Di nuovo? Eh si! l’isola che non c’è si occupa ancora di mercato immobiliare.
Nel nostro post precedente, relativo al mercato immobiliare di Aprile, ci siamo occupati di verificare ad un anno di
distanza dall’inizio delle nostre rilevazioni, quanto il valore delle case nelle città campione (Genova, Milano, Torino, Venezia, Roma, Bologna, Firenze, Cagliari, Napoli, Bari, Catania, Messina, Palermo) hanno perso o
guadagnato nell’anno.
Quest’oggi cerchiamo di verificare l’andamento che il
prezzo medio degli immobili nelle città campione (Genova, Milano, Torino, Venezia, Roma, Bologna, Firenze, Cagliari, Napoli, Bari, Catania, Messina, Palermo) ha avuto da aprile 2012.
Certo questa analisi non è esaustiva dell’andamento globale
del mercato immobiliare Italiano, ma è un indicatore piuttosto interessante.
Nei prossimi post entreremo nel merito, come al solito,
delle singole città e delle varie aree geografiche, ma i dati cumulati in più
di un anno e per molte città distribuite su tutto il territorio nazionale, sono
statisticamente rilevanti e soprattutto tendono a “smussare” variazioni ad alta
frequenza che si trovano se andiamo a monitorare singole città mese per mese.
Andamento dei prezzi del mercato immobiliare, media Italia |
Inoltre dopo un anno di rilevazioni per le 13 città campione
i dati sono assolutamente affidabili e interpretabili in modo corretto.
Ecco che, come possiamo verificare nel nostro grafico,
l’andamento è molto chiaro, dopo una discesa repentina avvenuta prima
dell’estate 2012, c’è stato una piccola ripresa, ma di fatto era un sostanziale
appiattimento della curva intorno al 95% del valore iniziale fino a febbraio
2013.
A quel punto un’ulteriore piccola discesa, tolto un picco
registrato ad Aprile 2013, che ci porta al 93% del valore (dovuto quasi
esclusivamente all’andamento del costo degli immobili a Venezia).
In conclusione possiamo affermare che la perdita di valore degli immobili è decisamente elevata, in media si assesta su circa 7 percentuali in poco più di un anno.
Per il bene del nostro paese speriamo che questa crisi passi e che il rallentamento della caduta, i segnali deboli di crescita, siano sintomi di ripresa.
A presto sempre su Isola che non c'è!
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